

Un anno di lavoro, 130 giorni da un capo all’altro dell’Italia, 32 mila chilometri percorsi, 800 persone coinvolte, 80 ore di assemblee pubbliche, 300 interviste, 100 ore di filmati, 4 mila fotografie, 100 ore di filmati.
Sono questi i numeri della realizzazione del progetto di salvaguardia del patrimonio culturale immateriale riconosciuto dall’Unesco come Patrimonio dell’umanità, che verranno illustrati dalla Pro Loco di Rutigliano, nel corso di una conferenza stampa che si terrà il 16 settembre p.v. presso il Chiostro di Palazzo San Domenico, in Rutigliano, alle ore 19.30.
L’iniziativa rappresenta il primo progetto operativo strutturato in maniera capillare sul territorio italiano grazie alla distribuzione geografica delle circa 6.000 associazioni Pro Loco. Secondo la convenzione Unesco si intendono per Patrimonio culturale immateriale “le tradizioni ed espressioni orali, le arti dello spettacolo, le pratiche sociali, riti e feste, la conoscenza e le pratiche concernenti la natura dell’universo, le professioni e l’artigianato tradizionale”.
“Il nostro obiettivo – ha dichiarato Claudio Nardocci, presidente nazionale delle Pro Loco – è stato quello di archiviare e tutelare il Patrimonio culturale immateriale e di valorizzare contestualmente il territorio attraverso iniziative sostenibili, sensibili all’ambiente e rispettose delle tradizioni locali”.
Le Pro Loco, che sono state affiancate in questo lavoro dall’Anci, Enit, Cnr, Anpci, Eip,Trenta ore per la vita, Anspi, TG2 RaI, Crd - Regione Lazio e Società Geografica Italiana,continueranno ora il progetto con l’archiviazione presso Civitella d’Agliano di tutto il materiale raccolto e di quello che si raccoglierà. Il borgo di Civitella diventerà così un importante centro di conservazione, documentazione e consultazione del patrimonio immateriale italiano a disposizione del pubblico ma soprattutto delle scuole e delle Università.
L’obiettivo delle Pro Loco è però ancora più ambizioso infatti, al fine di valorizzare il loro ruolo, l'Unpli (Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia) ha predisposto un testo di legge per la tutela del patrimonio immateriale (tradizioni, storia, cultura, ecc ).
Tutte le Pro Loco italiane sono state chiamate alla raccolta di firme per sostenere la proposta di legge di iniziativa popolare “Custodiamo la nostra storia”.
E ciò che le Pro Loco fanno da ormai da più di un secolo, e che oggi è divenuto un campo di battaglia in cui tutti, addetti e non addetti, si ritagliano spazi e compiti a volte con dubbie premesse e con equivoci risultati.
Le Pro Loco stanno raccogliendo, su appositi moduli, le firme necessarie per la presentazione di una proposta di legge di iniziativa popolare mentre il 19 settembre è prevista una giornata nazionale durante la quale tutte le Pro Loco raccoglieranno le firme allestendo un apposito stand.
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Commenti
Per quanto riguarda quello che dovrebbero fare i nostri amministratori...beh si chiama CULTURA ...termine che dieci anni di amministrazione Digioia ci hanno fatto dimenticare cosa significa. Devo ammettere che anche i nuovi amministratori sono carenti in questo, ma vedo un minimo approccio ed interessamento a risolvere i problemi e a favorire la realizzazione di manifestazioni di spessore anche culturale.
Ora...chiarisco subito che non patteggio per questa amministrazione, l'unica cosa che ritengo giusta è non stare con il fucile spianato...ed applauddire quando sia giusto farlo.....
d'accordo sulla lodevole iniziativa della Pro Loco,
non la penso cosi invece per quello che riguarda il museo,
mi chiedo : per quale motivo è stato costruito quel museo, e a che cosa serve
se i nostri reperti archeologici(reperti scavati nel nostro territorio),non possono essere messi in mostra nel nostro museo?
non ritieni che gli amministratori se ne sarebbero dovuti interessare?
...e voi? voi ne approfittate per far polemica verso l'ammonistrazione!
...ma avete partecipato all'evento? sono stati interessanti gli interventi? valeva la pena fare una pubblicazione simile? e perchè è stata fatta?
No! voi non vi preoccupate di questo, vi preoccupate di picchiare l'amministrazione!
ma vi siete chiesti di chi sono le responsabilità se il museo non è all'altezza di ospitare tutti i reperti rinvenuti a Rutigliano? ...non credo di questa Amministrazione! come i lavori infiniti a cui è sottoposto il museo in questo periodo, non sono certo lavori commissionati da questi amministratori!!!!
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Comunque, ogni popolo ha il governo che si merita.!!!!!!!........
concordo con 883 , e se fosse possibile , vorrei anch'io una risposta.
Anche se io sono fermamente convinto , che i beni culturali di Taranto se ne sono appropriati , per la negligenza e noncuranza dei nostri amministatori locali.