
Riceviamo e pubblichiamo
Una fresca e soleggiata domenica di settembre mi porta spesso a spostarmi in campagna, ammirare l'azzurro del cielo, passeggiare liberamente tra i sentieri alberati. Il cattivo odore dei veleni utilizzati per la crescita dell'uva inizia a sentirsi sempre meno, l'aria di campagna diventa piu piacevole da respirare e la natura pare rigenerarsi.
Tanta tranquillità, tanti stimoli per riflettere, per godersi la natura, il sole, il cinguettio vivace degli uccelli, ma propio domenica mentre passeggiavo, riflettendo su questa bellezza naturale che è il Vallone Guidotti - Parco Naturale Regionale con un'estensione pari a 4000 ettari di terra - a pochi chilometri da Rutigliano, sono stata bruscamente rimproverata per la mia presenza lì, da un singolare "signore" che, seduto su un muretto di pietra, lungo il sentiero che porta all'interno del bosco, imbracciava un minaccioso fucile oltre ad essersi intromesso nella lama con la sua auto.
Il singolare "signore" (fatico, un pò a chiamarlo "signore" a dirla tutta!) con fare seccato mi ha chiesto per quale motivo io fossi lì a disturbare la sua attività e con un gesto offensivo mi ha intimata ad allontanarmi.
A quel punto avrei davvero voluto rispondergli dicendogli che chi doveva andar via sarebbe stato lui, poichè si trovava in un terreno delimitato da evidentissimi cartelli di "DIVIETO DI CACCIA" e che era assolutamente in difetto.
Ma, a dirla tutta, sono stata un pò intimorita da quell'arma e così mi sono allontanata e dopo pochi metri ho segnalato per telefono, il fatto alla Guardia Forestale.
Non so cosa sia accaduto in seguito, se le pattuglie impegnate in altre operazioni (così come mi è stato risposto al telefono del centralino) sono arrivate in tempo per sanzionarlo, fatto stà che è stato un avvenimento molto spiacevole dato il fatto che stiamo parlando di un territorio riconosciuto dalla Provincia come area Naturale Protetta e che come me lì ci sarebbe potuta essere anche altra gente.
Anonimo
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Sembriamo dei Don Chisciotte che lottano contro i mulini a vento!
Già in passato dicevo che il "buco nero" del'ordinanza era la mancanza di controlli preventivi o a campione da parte di chi dovrebbe far rispettare i divieti previsti dall'ordinanza.
.. il vero problema è che la lobby dei produttori agricoli è difficile da combattere ... i nostri interventi e le nostre lettere al Comune sono servite a far emettere una "TARDIVA" ordinanza "blanda" e "monca".
Che ne pensi di una segnalazione a " STRISCIA LA NOTIZIA"? ... forse riceveremmo maggiore attenzione.
Caro Ciani, .. non è vero che i trattamenti sono finiti!
Non posso sapere se adesso si fanno trattamenti "tossici +, tossici, nocivi o irritanti, ma ti assicuro che qualche giorno fa, prima che cadesse la pioggia e senza rispettare le distanze, il mio vicino( persona amabile),forse per superficialità/ pressappochismo e non in malafede, ha trattato la sua uva....
Mi intrometto solo per segnalare che il mio vicino, come ho potuto ancora una volta denunciare ai "vigili inurbani" del nostro comune (alle 16,00, con vento forte e senza preavviso = controlegge), ha irrorato martedì 28 settembre.
Pertanto Ciani non deve mai fidarsi solamente delle sue convinzioni, ma analizzare i fatti.
Lo bacchetto amichevolmente perchè lo ritengo il prototipo di una specie superiore, protetta dai nostri amici che riempiono le poltrone comunali.
Ritornando al questione principale, sicuramente il cacciatore in questione l'avrà fatta franca...posso dire che molti rutiglianesi con l'hobby della caccia e anche persone dei paesi vicini vengono nel nostro parco naturale a far "rifornimenti" di carne tortorelle e quaglie! Tutto ciò risaputo dagli organi di competenza che a mio avviso non sono presenti sul territorio.
più che INDIGNATO
Penso che, come in tutte le cose, sia possibile essere un cacciatore intelligente e rispettoso della libertà o proprietà altrui, ma temo che alcuni di loro, imbracciando un fucile, ingrandiscano la loro stupidità, perdendo ogni forma di inibizione.
In ogni caso credo che, come cittadini, si debba:
1)denunciare questo e altri simili episodi direttamente ai carabinieri di zona, la forestale potrebbe essere indisponibile
2)chiedere alle autorità comunali un sistema di controllo e recinzione dell'area protetta.
Avremmo tutti bisogno infatti di luogo verde dove poter passeggiare senza minacce per noi e i nostri figli.
a rutigliano non si è "aperta" l'A.N.A.P.A, associazione che dovrebbe proteggere l'ambiente e gli animali:Perchè non sono presenti in quel posto? i vigili che fine hanno fatto? il corpo forestale non si fa proprio vedere. Servono controlli, tutto qui