
Così si è detto e così è stato. Al di là del meccanismo usato, la sostanza delle cose è che il costo della mensa scolastica della scuola materna si è ridotto per quattro scaglioni ISEE.
Fino a 5000 euro la proposta che fa la commissione consiliare bilancio è un costo di 36 euro, due euro in meno rispetto alla delibera n. 81 di maggio scorso (la 81). La seconda e la terza fascia (fino a 9000 euro) pagheranno 38 euro così come l’anno scorso, rispettivamente il risparmio sulla “81” è di 10 e 20 euro. Risparmia 20 euro anche la fascia che va da 9000 a 15.000 euro che pagherà da 68 a 48 euro.
Rimane invariato il costo per le fasce ISEE superiori (15.000-50.000 e oltre). Il tutto è stato fissato nello schema -che qui sotto pubblichiamo- approvato in commissione e sottoscritto da tutti i suoi componenti. Insomma, si sono accorpate due fasce e su altre due c’è una diminuzione del costo.
Sul trasporto scolastico commissione e amministrazione non hanno potuto fare nulla. Tranne un risparmio di due euro per la prima fascia, tutte le altre pagheranno così come stabilito nella “81”.
Su cosa è accaduto in commissione e su tutta la vicenda abbiamo intervistato chi quella commissione la presiede, Giuseppe Romagno, consigliere comunale di Impegno per Rutigliano.
La videointervista sarà pubblicata a breve.

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Pare (anzi è sicuro) che Sindaco e assessore hanno mantenuto la promessa fatta ai genitori.
"L’attività di accertamento della veridicità delle Dichiarazioni Sostitutive ed ISEE sarà effettuata dall’ufficio al quale pervengono, nell’ambito delle richieste per ciascuna agevolazione come segue:
1) Controlli su tutte le dichiarazioni per verificare il rispetto della presentazione della dichiarazione entro la data di scadenza prevista dall’Amministrazione Comunale per la prestazione per la quale viene presentata;
2) Controlli a campione con modalità di estrazione casuale su un numero di dichiarazioni pari ad almeno il 10 % di quelle presentate.
3) Controlli su tutte le dichiarazioni il cui Indicatore della Situazione Economica Equivalente ISEE è pari a zero.
4)Controlli su tutte le dichiarazioni quando nel nucleo familiare vi siano persone che esercitano una Professione, Arte o Mestiere in modo autonomo (es. imprenditori, liberi professionisti, ecc.)
5)Controlli su tutte le dichiarazioni quando nel nucleo familiare vi siano lavoratori agricoli che esercitano tale attività in modo autonomo (es. Coltivatori diretti, Imprenditori agricoli, ecc.)
6)Controlli puntuali e mirati sulle singole Dichiarazioni Sostitutive ed ISEE qualora sussistano ragionevoli dubbi sulla veridicità del contenuto delle dichiarazioni rilasciate, risultanti da elementi pervenuti a conoscenza dell’Ufficio.
7)controlli casuali a campione, avvalendosi delle informazioni in proprio possesso ed effettuando, inoltre, appositi accertamenti tramite gli uffici competenti (Ufficio Anagrafe, Ufficio Tributi , Polizia Municipale, ecc);
8)controlli mirati alle singole domande qualora le dichiarazioni risultino palesemente inattendibili, contraddittorie rispetto a quanto dichiarato nell’istanza o precedentemente dichiarato, in contrasto con il tenore di vita mantenuto dalla famiglia o le necessità medie di sostentamento del nucleo medesimo, desumibili da informazioni diverse da quelle dichiarate ed in possesso del Comune".
Alla fine di questa elaborazione (sicuramente empirica … ma che potrebbe avere una buona base di approssimazione), vengono fuori i seguenti dati:
nella fascia IRPEF da 0 a 10.000.> 80 bambini; da 10.001 a 20.000 > 185 bambini; da 20.001 a 33.500 % > 100 bambini; da 33.501 a 50.000 > 29 bambini; da 50.001 a 70.000 > 9 bambini; oltre 70.000 > 17 bambini.
A questo punto ho calcolato il costo della mensa per il genitore sulla base delle tariffe previste dal Comune e il costo complessivo del servizio per il Comune.
Dai dati finali, risulterebbe che il costo complessivo del servizio mensa per i genitori sarebbe pari a circa 160/165.000 €, mentre quello del Comune sarebbe pari a circa 270.000 €..
A carico del Comune,quindi, resterebbero circa 105/110.000 €. (... differenza quasi tutta “posizionata” nelle prime due fasce), per una quota parte compensati dal contributo regionale di €.38.376 per la mensa, di €. 4.000 per il servizio di scuolabus, di €. 2.800 per scuole d’infanzia non pubbliche e €. 8.400 per altri interventi a favore del diritto allo studio, più un contributo straordinario di 30.000 €. per acquisto scuolabus (.. in considerazione che dei 4 mezzi a disposizione del Comune solo 3 sono funzionanti e che il trasporto effettuato dal Comune riguarda complessivamente 170 alunni).
Tale costo per il Comune, per quanto ovvio, aumenterebbe se la natalità risultasse maggiore nelle fasce più basse ed inferiore nelle fasce più alte, o si ridurrebbenel caso contrario.
In un precedente intervento ipotizzavo che la fascia ISEE da 0 a 5.000 € potesse rappresentare una significativa "fetta" della popolazione e che “l’ampiezza“ di tale fascia potesse porre un limite ad interventi di “sostegno” da parte del Comune.
L’intervento di “titti” con i suoi dubbi, che condivido, mi ha spinto a cercare di ricostruire, per quanto possibile, il percorso seguito dal Comune nel definire le fasce. A tale scopo ho utilizzato i dati ISTAT e quelli del Ministero dell’economia e finanza per le dichiarazioni del reddito anno 2008 ( i dati ISEE non sono disponibili).
Negli anni che vanno dal 2005 al 2007 (“bacino” degli iscritti agli asili), i nati sono pari a 480; nel 2009 (dati ISTAT) la popolazione residente era pari a 18.086 abitanti, il numero delle famiglie era pari a 6.035 ed il numero medio dei componenti per famiglia era di 2,99.
Ho preso le fasce di reddito Irpef cercando di “confrontarle” con quelle ISEE previste dal Comune per la mensa (.. per es. la fascia ISEE da 0 a 5.000. si può, per grandi linee, confrontarsi con quella da 0 a 10.000 dell’IRPEF, e così a seguire).
Ho ricavato le percentuali sulle classi di reddito sia per ammontare che per dichiaranti ( sulla fascia da 0/10.000 si posiziona il 25% dei dichiaranti con l’8,4% del reddito, mentre su quella da 10.000 a 20.000 si posiziona il 45,5% dei dichiaranti ed il 36,6% del reddito).
Ho “posizionato” i 480 nati sulle classi di reddito per ammontare e per n° dichiaranti e ho preso in considerazione la media risultante.
Ho considerato che il costo massimo giornaliero della mensa a carico dei genitori è pari a 4,6 €; si deve presumere che questo sia anche il costo pagato dal Comune al fornitore ( …il costo diverge per qualche decina di centesimi in più rispetto a quello della media regionale 2009, pari a 3,84€.).
Ho considerato che dal 1° novembre al 30 giugno ( escluse festività di Natale, Pasqua) i pasti erogati potrebbero essere complessivamente 140 a bambino.
Ho considerato che i 480 bambini potrebbero ridursi di un 10 -15% e diventare 420 per le iscrizioni in asili privati da parte dei genitori delle fasce di reddito più alte.
Pongo una domanda : perchè l'ipotetica riduzione riguarderà solo le fasce basse? Chi ha un reddito ISEE superiore a 15.000,00 euro certo non lo si può considerare ricco, tanto da pagare 30 euro in più .
Si deve purtroppo constatare che con queste fasce, ancora una volta, si penalizza chi onestamente dichiara tutti i redditi e versa quanto dovuto di tasse, anche nelle casse del Comune, e si tutela chi evade e ne trae benefici perchè considerato povero. Sarebbe stato sicuramente più giusto aumentare il costo della mensa in egual misura per tutti.
mi sa che sei cresciuto male da come ti esprimi.
1. Non tieni in considerazione la crescita sociale dei bimbi a pranzo
2. Disconosci il processo educativo impartito durante e dopo la mensa
3. Sono del parere che la mensa dovrebbe rientrare tra le esigenze primarie dei bimbi della scuola dell'infanzia e quindi erogata senza intaccare le risorse finaziarie delle famiglie
4. A Rutigliano non siamo tutti agricoltori e proprietari terrieri eppure pare che queste categorie siano "graziate" sotto tanti aspetti, creando difficoltà sociali a chi cerca faticosamente di portare il pane a casa come dipendente o addirittura in cera di occupazione. Il mercato sarà pure in crisi, ma come si spiegano le reggie e i mezzi di locomozione spropositati che girano per le nostre vie?
5. Non sono i genitori a "montare la storia" almeno non tutti, mi sembra più una speculazione politica. Può capitare anche di vedere chi se la passa meglio e pagare meno: parlerei di ingiustizia sociale!
6. Non so se ti hanno informato, l'educazione dei figli si basa anche su esperienze fuori casa. Ti sei chiesto come mai c'è una sproporzione tra quanto pagato fino all'anno scorso e quanto richiesto quest'anno? Dov'è lo studio sull'impatto economico familiare?
7. Sei mai andato in giro per il nostro paese? Questa amministrazione si è posta come "vicina alla gente". Mi chiederei: quale? Se hai un figlio, mi dici dove lo porti a giocare? Il nostro paese potrebbe offrire molto, ma noto un degrado oltremodo preoccupante e non credo che non ci siano risorse. Parliamo del nostro presente oltre che del nostro futuro, in fondo noi viviamo qui!
8. Hai mai provato a caminare con un passeggino per i marciapiedi di Rutigliano con un passeggino? Si parla di barriere architettoniche per i disabili, aggiungiamo anche i minori.
Ti potrà sembrare che alcuni punti non c'entrino con l'argomento, se rifletti beni si tratta di DISAGIO SOCIALE.
Statte bbuone!!!
Se per voi è troppo quello che dovreste pagare: prendete i vostri figli e teneteveli a casa! io non ho mai fatto la mensa a scuola...e non per questo sono cresciuto male!
...e vorrei proprio vedere quante di queste mamme e papà che stanno montando la storia, siano poi così tanto occupati da non potersi occupare dei figli!!!
A seguito della lettura del vostro servizio questa mattina mi sono portato presso lo sportello del comune che si occupa del servizio mensa,e ho chiesto delucidazioni in merito, ed ecco quanto mi è stato riferito dai responsabili:
Inanzitutto le tariffe applicate al momento(21.10.2010) sono quelle antecedenti esposte sui manifesti e che le eventuali nuove tariffe da voi elencate se saranno applicate(sottolineo se) si sconosce la data,quindi ora ci tocca pagare con le vecchie tariffe, e , se sarranno applicate le nuove tariffe ci sarebbe un eventuale rimborso.Tutto questo riferito dalle impiegate a me personalmente,al che ,sorpreso di questa manovra,vi chiedo a voi redazione di accertarvi delle veridicità di quanto menzionato nel servizio e poi di verificare quando saranno applicate queste nuove tariffe.L'informazione di comodo è disinformazione, e non fa altro che aumentare il malcontento tra la gente.
Personalmente troverei "sconveniente" far pagare, anche un centesimo di euro, per il servizio di mensa a figli di cittadini che dichiarano una situazione economica complessiva del nucleo familiare da 0 euro a 5.000 euro.
Se tale situazione corrispondesse al vero, queste famiglie sono al limite dell'indigenza ed il Comune dovrebbe porre particolare attenzione ad un problema di tale rilevanza sociale.
Premesso questo, mi si pone un dubbio : " vuoi vedere che se l'Amministrazione Comunale non prevede la totale esenzione a questa fascia (da 0 a 5.000 €) è perchè, forse, essa potrebbe rappresentare una significativa "fetta" della popolazione?
Per una corretta valutazione, sarebbe interessante conoscere - e prego Gianni Nicastro di interessarsi - sulla base delle dichiarazioni dei redditi del 2009 ( o anche precedenti, se queste ultime non sono state elaborate) quanti sono percentualmente i cittadini dichiaranti ( e non) che si posizionano sulle 4 fascie previste dalla Commissione Bilancio per definire il costo della mensa scolastica.