
In precedenti interventi, “ragionando” di equità sociale ( … mense e servizi agevolati) e di perequazione fiscale, sollecitavo il Sindaco e l’Amministrazione Comunale a dare “compiuta attuazione” ad azioni di controllo e contrasto all’elusione e all’evasione, utilizzando gli strumenti messi a disposizione dei Comuni dalla “manovra correttiva 2010”.
L’art. 1 del D.L. 203/2005, convertito con Legge 248/2005, prevedeva che: “per potenziare l'azione di contrasto all'evasione fiscale, in attuazione dei principi di economicità, efficienza e collaborazione amministrativa, la partecipazione dei Comuni all'accertamento fiscale è incentivata mediante il riconoscimento di una quota pari al 30% (quota innalzata al 33% dalla L. 30.7.2010 n° 122, che ha anche previsto la costituzione del Consiglio Tributario) delle maggiori somme relative a tributi statali riscosse a titolo definitivo, a seguito dell'intervento del Comune che abbia contribuito all'accertamento stesso”.
Appare evidente, quindi, che i Comuni per superare le difficoltà che incontrano nel

La partecipazione dei comuni all'attivita' di accertamento tributario e contributivo
I Comuni partecipano all'attività di accertamento fiscale e contributivo, consistente, tra l'altro, nella segnalazione all'Agenzia delle Entrate, alla Guardia di finanza e all'INPS, di elementi utili ad integrare i dati contenuti nelle dichiarazioni presentate dai contribuenti per la determinazione di maggiori imponibili fiscali e contributivi.
Istituzione dei consigli tributari
I Comuni con popolazione superiore a cinquemila abitanti sono tenuti ad istituire, laddove non vi abbiano già provveduto, il Consiglio Tributario.
I Consigli Tributari deliberano in ordine alle forme di collaborazione con l'Agenzia del Territorio.
Il Consiglio tributario è istituito con regolamento deliberato dal Consiglio Comunale entro il 31 agosto 2010 ( … nel sito del Comune di Rutigliano non ho trovato deliberazioni in tal senso).
Il regolamento

La collaborazione con l'Agenzia delle Entrate è fondamentale, mette a disposizione dei comuni le dichiarazioni dei contribuenti in essi residenti. Il Comune di domicilio fiscale del contribuente, poi, segnala all'Ufficio delle imposte dirette qualsiasi integrazione degli elementi contenuti nelle dichiarazioni presentate dalle persone fisiche, indicando dati, fatti ed elementi rilevanti e fornendo ogni idonea documentazione atta a comprovarla.
Gli strumenti per la lotta all'evasione tributaria nei comuni ci sono, dunque, basta utilizzarli. L'utilizzo di questi strumenti e il recupero dei tributi evasi permette quella tanto agognata equità che fa pagare a tutti il dovuto in relazione alle proprie capacità economiche.
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