Il sole primaverile del primo pomeriggio fa da cornice all’incontro de La voce del Paese con il grande artista rutiglianese Nick De Marinis, il quale ci accoglie nella sua abitazione, luogo da cui prendono vita le sue meravigliose opere d’arte. Le finestre aperte, quel venticello piacevole che attraversa ogni stanza della casa ed un invitante odore di caffè appena uscito: percezioni sensoriali che arricchiscono l’enorme patrimonio visivo a cui ci si ritrova di fronte nel momento in cui Nick apre la porta di casa e ci invita ad entrare. Uno spumeggiante mare di colori ci accoglie, cornici, salvadanai, vasi, tele, ogni oggetto porta indelebile la firma di De Marinis. Si parla del più e del meno, una conversazione leggera, piacevole, qualche riferimento ai suoi lavori da cartellonista, qualche racconto di sue partecipazioni a manifestazioni artistiche, qualche parola sulla sua arte, ma senza usare termini altezzosi né concetti astratti: non c’è bisogno di fare critica, troppo parole sono inutili quando si parla di arte, “limitiamoci all’essenziale dell’essere - afferma Nick – bisogna accettare l’arte senza troppe chiacchiere”. Da qui il rifiuto degli ambienti snob, “io voglio portare le mie opere alle persone normali”. Senza dubbio la Puglia che si affaccia sul mare, proprio quella dei trulli di mare è la protagonista indiscussa del suo mondo artistico, insieme a San Nicola e ad un Cristo tutto rivisitato, anche lui in versione pugliese. Il suo è un viaggio solitario nel mondo dell’arte, poiché guardandosi attorno, ha colorato immagini già esistenti, riproposto gli stessi colori a cui l’occhio umano spesso non bada. Forte è la passione per i colori ed osservando le sue opere è possibile notare come Nick non usi nessuna tonalità di marrone né il nero; frequente è invece il gioco delle tonalità, che l’artista cambia ad ogni soggetto riproposto, perché “ogni volta è una volta a sé”, ogni oggetto dipinto ha una sua storia ed una sua identità artistica. Forte è il richiamo allo stile fumettistico, quello dei giornalini di Topolino e Paperino, a cui si aggiunge una sorta di puntinismo francese ingigantito, che fa dell’arte firmata De Marinis una “neo pop art”, un’arte contemporanea e popolare nel vero senso della parola.
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