Sorridere, abbracciare, accarezzare, baciare un proprio caro, un figlio, una madre, un padre: tutti gesti che esprimono l’affetto e il legame profondo che c’è tra gli esseri umani. A volte, però, anche questi semplici gesti, per alcuni, sono impossibili. Bambini, ragazzi, adulti o anziani affetti da malattie rare e incurabili spesso non riescono a dimostrare ai propri cari tutto l’amore e la riconoscenza che provano, perché mostri invisibili e invincibili divorano i loro corpi. Così, capita che, dei genitori non possano godere dei dolci sorrisi dei loro piccoli, perché la malattia atrofizza i muscoli dei loro volti, rendendoli splendide maschere di cera che parlano o ridono solo con gli occhi, capita che giovani ragazzi non possano abbracciare o accarezzare i propri partner, perché la malattia non permette loro alcun movimento, e poi capita che tutti questi malati incurabili vedano scivolare la propria vita verso un baratro nero, senza poter far nulla per arrestare questa irrefrenabile discesa verso il nulla.
È per tutti loro, senza distinzione di età o patologia, che il 29 marzo è partita la maratona dei diritti “Tutto per un sorriso”. Si tratta di una Proposta di Legge di Iniziativa Popolare per garantire l’accesso e l’equità di trattamento a tutti i cittadini che si avvalgano dell’utilizzo di terapie compassionevoli.
L’iniziativa legislativa, formata dall’organo di vigilanza sulle azioni di enti e istituzioni Alleanza (AI), è mirata a chiarire e definire i trattamenti “su base non ripetitiva mediante l’utilizzo di cellule staminali mesenchimali adulte”, normate nel decreto Ministeriale Turco Fazio e nella successiva legge di conversione Balduzzi, ed è stata depositata presso la Corte di Cassazione e notificata sulla Gazzetta Ufficiale (pag. 37 N° 14A00731).
Fino al 10 settembre liberi cittadini, malati o associazioni potranno organizzare in tutta Italia iniziative, incontri e dibattiti per spiegare a tutti gli italiani l’importanza della Proposta di Legge formulata dal “Comitato Promotore Metodiche Compassionevoli”.
Anche a Rutigliano è possibile dare il proprio contributo, rivolgendosi all’Ufficio di Segreteria generale del Comune, oppure contattando la sig.ra Gianna Dioguardi, responsabile in zona, tramite facebook. C’è tempo fino a settembre.
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