Dopo le dimissioni dell'avvocatessa Rossana Didonna, il testimone di presidente dell'Associazione Avvocati di Rutigliano passa al giovane avvocato Giuseppe De Francesco. L'associazione è nata circa 12 anni fa, con lo scopo di risolvere i problemi sul territorio in materia giuridica e di proporre soluzioni utili. Tuttavia l'Associazione non comprende solo rutiglianesi ma anche avvocati dei paesi a noi vicini come Casamassima. Cellamare, Conversano, Putignano ecc.
Il regolamento dell'associazione prevede che il suo presidente, il cui mandato ha una durata di due anni, venga eletto dai suoi membri con una votazione. Il nuovo direttivo dell'Associazione degli Avvocati è composto da Camosia Brandi, Raffaello Sansonetti, Raffaella Diomeda, Lorenzo Madio,Teresa Satalino. Inoltre, le casse dell'Associazione sono alimentate perlopiù da autofinanziamenti attraverso l'organizzazione di seminari giuridici tematici con i quali si possono acquisire i Crediti Formativi.
La Voce del Paese ha incontrato l'avvocato neo-presidente dell'Associazione nel suo studio parlando perlopiù delle problematiche a cui gli avvocati stanno andando incontro negli ultimi anni.
Ciò che ha creato grande scompiglio tra gli avvocati è stata la riforma Monti che ha portato alla soppressione delle sedi distaccate dei tribunali locali; in base a questa riforma anche il Tribunale di Rutigliano, succursale del Tribunale di Bari, ha perso la sua piena autonomia. Infatti oltre che al distretto rutiglianese il Tribunale del nostro paese ospita ora anche quello di Monopoli e Putignano. Questo ha comportato un rimodernamento della struttura rutiglianese, che già aveva subito lavori per il suo rinnovo, costato circa 100000,00 euro. Tutto questo rappresenta una vera e propria contraddizione, dato che la Riforma Monti è stata concepita per tagliare le spese ed evitare gli sprechi burocratici. L'avvocato De Francesco insieme al suo direttivo si stanno già muovendo per sollecitare il Ministero a risolvere questi problemi che non fanno altro che rallentare logisticamente tutta la macchina giuridica; come De Francesco osserva, l'istituzione di più sedi distaccate stava avendo i suoi effetti, a partire dalla durata di un processo; se prima la sentenza di un processo era deliberata in un arco di tempo molto basso, adesso bisogna aspettare sino a dodici anni perché si arrivi ad una conclusione.
Ad aggravare la situazione tra l'altro è l'assenza a Rutigliano del Giudice di Pace il cui studio era affidato al Giudice Togato Depalma; quindi tutti i cittadini di Rutigliano, ora sono costretti a dirigersi a Bari per risolvere cause minori in ambito civile e penale, con una conseguente spesa di carburante.
A volte, come osserva De Francesco, la situazione diventa quasi insostenibile per il tempo impiegato in ogni causa; si spera tuttavia che si rimetta in moto la macchina giuridica sempre più alle prese con i difetti logistici e burocratici.
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