
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO.
Spett.le Redazione,
mi permetto di dare un mio contributo in merito allo spiacevole evento di cui è stata vittima la manifestazione “21 gradi all’ombra” ed i suoi organizzatori dell’ARCI.
Anche la mia, come quella di Gianni Nicastro, sarà una voce “fuori dal coro” tendente a capire (non certo a giustificare) il brutto gesto di intolleranza del concittadino che con violenza ha interrotto la manifestazione in oggetto.
Una cosa deve essere chiara: il fatto di non “sforare” la fatidica mezzanotte è forse un retaggio che ci portiamo dietro dai tempi in cui ci raccontavano la favola di Cenerentola, ma non è certo una regola generale che permette di fare qualunque cosa, in qualunque posto di un centro abitato, prima della mezzanotte.
Esiste tutto un quadro normativo (anche alquanto complesso), il cui cardine è la Legge quadro sull’inquinamento acustico (n. 447 del 26 Ottobre 1995), che nelle sue finalità ..stabilisce i princìpi fondamentali in materia di tutela dell'ambiente esterno e dell'ambiente abitativo dall'inquinamento acustico, ai sensi e per gli effetti dell'articolo 117 della Costituzione.., che meriterebbe di essere conosciuta meglio.
Tale legge definisce inquinamento acustico ..l'introduzione di rumore nell'ambiente abitativo o nell'ambiente esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo ed alle attività umane, pericolo per la salute umana, deterioramento degli ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti, dell'ambiente abitativo o dell'ambiente esterno o tale da interferire con le legittime fruizioni degli ambienti stessi.
Come si intuisce il legislatore considera molto seriamente le conseguenze derivanti da attività che comportano emissioni sonore.
Notate che non a caso ho scritto emissioni sonore e non emissioni sonore ad alta intensità, perché il confine tra rumore accettabile e non è molto labile: dipende dall’ora, dal tipo di emissioni, dal tipo di insediamenti insistenti in una determinata zona e perfino dal tipo di arredo urbano.
Uno degli aspetti, purtroppo ampiamente disattesi, di questa legge è quello che prevede che il Comune si doti di quella che si chiama “Mappatura Acustica” o Piano di Zonizzazione per le emissioni sonore.
Non voglio entrare in tecnicismi che potrebbero sembrare poco interessanti ma, in pratica, il Comune associa ad ogni area una particolare classe di appartenenza nella quale i limiti di emissione sono dettati dalla tabella seguente (Come si vede le differenze tra giorno e notte non sono molto grandi).
Come riferimento tenete presente che 50 dB è il livello di una conversazione umana percepita ad
Classi di destinazione d'uso del territorio |
Tempi di riferimento Diurno Notturno |
|
I - Aree particolarmente protette |
50 |
40 |
II-Aree prevalentemente residenziali |
55 |
45 |
III-Aree di tipo misto |
60 |
50 |
IV-Aree di intensa attività umana |
65 |
55 |
V-Aree di intensa attività umana |
70 |
60 |
VI-Aree di intensa attività umana |
70 |
70 |
1-Limiti massimi [Leq in dB (A)]
Si, ma il Comune di Rutigliano di tale Piano non si è mai dotato, quella che vige è la legge della giungla e tale legge, a volte, prevede le microfonate in testa.
In tale mancanza devono essere i soggetti coinvolti a supplire con il loro buon senso. In aree come quelle del Bar 06 o del Bar Spasso, con le abitazioni così addossate, un piano di zonizzazione non consentirebbe affatto concerti ed attività che prevedano sistemi di amplificazione del suono (anche prima della mezzanotte!) o comunque li consentirebbe imponendo limiti molto restrittivi in termini di intensità di emissione sonora, ed il buon senso questo dovrebbe suggerire. Altri posti, come la pineta (per rimanere nell’ambito di 21 gradi all’ombra) oppure della nostra villa comunale, sono sicuramente una soluzione migliore, per l’ampiezza dell’area e per la presenza di elementi assorbenti come gli alberi.
Per quel che riguarda i trattori alle quattro del mattino il discorso si fa drammaticamente più complesso anche se non irrisolvibile e per questo servirebbe una forte volontà politica ed un impegno economico non indifferente.
I fondi comunitari (ammesso che ci sia la capacità dei nostri amministratori di attingervi), potrebbero darci una mano, qualche idea prospettata qualche anno fa da una Amministrazione molto vituperata esiste già, manca il coraggio, forse.
Franco Larizza
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Commenti
Non so per quale motivol'iter di quel piano non sia stato portato a termine. Sarebbe interessante indagare.
Comunque, io ho tutte le carte (il progetto intero), se vuoi -Franco- posso dartele, gli dai una cocchiata e vedi se è valido o no. Se lo è, come Rutigliano a Sinistra potete proporre alla minoranza consiliare di metterne l'approvazione all'ordine del giorno del prossimo consiglio comunale.
Ecco che una ottima legge diventa carta straccia.
Non so se anche a Rutigliano le cose siano andate così, ma penso che questo è il tipico atto che, oltre ad ispirarsi naturalmente alla legge, debba essere calato nella realtà locale.
Debba essere discusso con i soggetti più interessati (nel nostro caso associazioni come l’ARCI, la PRO-LOCO, Associazioni di tutela ambientale e di categoria come quelle agricole e commerciali, ecc.) tramite le Consulte che in questi ultimi anni sono state affossate.
Non è per prendersela per forza con le Amministrazioni.
Non è per “buttarla per forza in politica”, ma è in queste che cose si costruisce il convivere civile e la partecipazione.
Il diritto alla quiete, alla tutela della salute e del riposo come quello del poter intraprendere attività culturali e lavorative, devono essere contemperate da uno strumento credibile ed efficace, non da carta straccia pagata dai cittadini e dimenticata nei cassetti di qualche ufficio comunale.
E’ qui che volevo arrivare, partendo dalla microfonata in testa.
Chi ha voluto leggere in questa un mia provocazione (che nasce, certo, da “una qualche” conoscenza dell’argomento), il voler addossare le responsabilità agli organizzatori del concerto, è proprio fuori strada.
Franco Larizza
1)viene emanata una legge che obbliga l’ente locale a dotarsi di uno strumento urbanistico;
2)lo sanno solo gli addetti ai lavori;
3)un furbetto di turno si mette in moto per approntare lo strumento (spesso tecnici comunali);
4)il furbetto cerca chi ha lo status per approntarlo (chi può mettere la firma);
5)viene approntato lo strumento scopiazzandolo da uno già esistente (magari di un comune completamente diverso per tipologia, estensione, stile di vita…);
6)il comune paga senza andare troppo per il sottile perché è stato sollevato da un obbligo;
7)i due di cui sopra “spartono sozzo”;
8)l’atto non viene mai perfezionato in Consiglio perché fa schifo, non si confà alla realtà locale, in una parola: è inservibile.
...continua su prossimo post
Rutigliano il piano di "Zonizzazione acustuca del territorio comunale" ce l'ha, nel senso che è approntato. I progettisti sono l'ing. Erminio D'Aries come responsabile ai lavori pubblici e l'arch. Francesco Laudadio come tecnoco competente in acustica.
E composto da una seria planimetrie del territorio urbano e no sulle quali sono segnati reticoli di diverso colore a seconda dei decibel massimi tollerati. IL progetto è del 2003, ed è venuto a costare qialche migliaio di euro, forse decine, non so di preciso.
Il problema è che non è mai stato portato i consiglio comunale per la sua definitiva approvazione, dunque, è come se non ci fosse.
Visto che l'articolo è così circostanziato, vorrei sapere a che titolo il Sig. Larizza lo ha scritto.
A quale idea prospettata fa riferimento?
Piero
non vedo perchè le colpe delle amministrazioni devono ricadere sull'arci o sui ragazzi che suonano...
e poi non mi spiego il perche altre feste ci sono state, i decibel sono stati superati abbondantemente, e lo sono ad ogni festa o compleanno estivo sui terrazzi condominiali, ma è successo il putiferio solo in occasione di questa festa dell'arci.
tutto questo mi fa pensare... mi FA MOOOOOLTO PENSAREEEEEEEE!!!