Fino a 300 euro di sanzione per chi getta a terra mozziconi di sigarette, scontrini e gomme da masticare
Rutigliano chiude il 2015 “con il botto per la raccolta differenziata dei rifiuti” e, per il terzo anno consecutivo, si aggiudica da Legambiente il riconoscimento di «Comune Riciclone di Puglia». Ricorderemo, infatti, che dicembre si è chiuso con l’80% di rifiuti differenziati (sei punti di percentuale in più rispetto a novembre); questo significa che in discarica è stato conferito solo il 20% dei rifiuti prodotti nel territorio comunale. Da non sottovalutare nemmeno l’andamento annuale: il 2015, infatti, si è chiuso con una media del 76,9% di raccolta differenziata. Chissà se Rutigliano riuscirà ad essere altrettanto all’altezza delle nuove disposizioni di Legge entrate in vigore il 2 febbraio scorso?
Stiamo parlando della “Green Economy” o “Collegato Ambientale” - Legge n. 221/2015 recante “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali”, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 13 del 18 gennaio 2016. Si tratta di un insieme di misure, introdotte dopo un lungo percorso parlamentare, che puntano ad un’Italia più attenta all’ambiente e alla salute dei cittadini, indirizzando verso un investimento sull'economia sostenibile e circolare. Alcune misure sono immediatamente operative; altre, invece, richiederanno decreti attuativi del Ministero dell’Ambiente.
Una parte della "Green Economy" prevede una serie di norme che dovrebbero rivoluzionare il decoro urbano: i fumatori che non cercheranno un raccoglitore per strada, ma preferiranno invece disfarsi del mozzicone gettandolo per terra o in un tombino, rischieranno di pagare una sanzione dai 30 ai 300 euro. E pure la gomma da masticare non si potrà più gettare a terra. La nuova legge prevede infatti sanzioni anche per quelle persone che buttano a terra scontrini, fazzoletti di carta, gomme da masticare o più in generale quelli che vengono classificati come “rifiuti di piccolissime dimensioni”. Per queste categorie le multe saranno più modeste e oscilleranno tra i 30 ai 150 euro. La norma inoltre prevede che gli importi ricavati dalle sanzioni siano utilizzati in parte per l’acquisto di cestini e attrezzature similari: metà delle somme dovrà infatti essere versata in un apposito fondo del Ministero dell’ambiente destinato sia all’installazione dei raccoglitori sia alla pubblicità informativa ai cittadini. Il restante 50% è destinato invece direttamente ai comuni in cui sono state accertate le violazioni e dovrà essere speso per installare posacenere e per la pulizia del sistema fognario urbano.
Lucia Salvi
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