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Stamane son riuscito a parlare con la Dott.ssa Rizzi (080-5412194)della sezione rifiuti della Provincia di Bari. Il mio quesito: "Il protocollo d'intesa rifiuti agricoli della Provincia di Bari, alla luce della nascita del SISTRI, è ancora valido??" Risposta della Dott.ssa Rizzi: "Non le saprei dire, in questi ultimi giorni stiamo ricevendo numerose telefonate, che chiedono la stessa cosa. Ma io, non son capace di darle una risposta. La settimana prossima torna l'assessore Barchetta e vedremo cosa fare." Altra mia domanda: "Qual'è la fonte normativa riferita alla procedura di lavare tre volte i contenitori esausti di fitofarmaci, per declassarli da rifiuti speciali pericolosi a non pericolosi?? "Risposta della Dott.ssa Rizzi: "Non le saprei dire, abbiamo trovato su altri protocolli regionali". Altra mia domanda: "Quali sono le aree di stoccaggio dei rifiuti speciali pericolosi e non, di cui si parla nel Protocollo?" Risposta della dott.ssa Rizzi: "Allo stato attuale non esistono aree di stoccaggio. Noi pensavamo che le cooperative o le associazioni agricole si facessero carico di allestire queste aree di stoccaggio; ma ad oggi non è pervenuta nessuna richiesta e nessuna comunicazione". Altra mia domanda: "Quante aziende agricole hanno fatto richiesta di aderire al protocollo, sino ad oggi?". Risposta della Dott.ssa Rizzi: "Nemmeno una". Alla fine della telefonata ho informato la Dott.ssa Rizzi che ho chiamato il Sistri e le ditte di smaltimento ed ho riferito di quanto hanno detto. La dott.ssa Rizzi ha preso l'impegno, a breve, di riunire le ditte di smaltimento e le associazioni di categoria dei produttori per cercare una soluzione ed informare gli addetti del settore.
come è possibile che vedete sempre del marcio nel prossimo. Io non ho alcun accordo commerciale con aziende di smaltimento. Avrei fatto meglio a farmi i famosi ..... miei.
Del resto questo è l'andazzo della nostra bella Italia. Alla fine si arriva al dunque.
In questi gg, invece di ricevere offese su questo forum, mi sono dedicato a chiamare organi preposti ed informarmi sulla questione.
Inutile dirti lo scarica barile tra i vari enti. Ho chiamato: Carabinieri del N.O.E., Arpa Puglia, Asl Bari, Ministero dell'Ambiente, gestore Ambientale di Bari. Tutti, non son stati capaci di rispondere alla mia domanda. Si possono declassare dei contenitori di fitofarmaci da rifiuti speciali pericolosi a non pericolosi con una serie di risciacqui??? Son riuscito ad avere i numeri di telefono del SISTRI, per delle informazioni: 0657225559, 0657225575. Dopo tanti tentativi son riuscito a parlarci. Mi ha espressamente detto: chi crede di declassificare dei rifiuti speciali pericolosi in quel, barbaro, modo è un irresponsabile. E' categoricamente vietato. Eventualmente, i contenitori devono essere divisi per tipologia di contenuto ed avviati ad analisi multiresiduale. Solo se distinti per classe tossicologica ed accompagnati da certificato di analisi, si possono smaltire come rifiuti speciali non pericolosi. Comunque, ogni azienda di smaltimento o di trasporto effettuerà delle analisi, da suoi tecnici di fiducia. Il mese scorso al porto di taranto sono stati bloccati dei conteiner pieni di rifiuti speciali pericolosi, spacciati per non pericolosi. La destinazione?? Cina.
Dopo il Sistri ho chiamato 7 ditte autorizzare per il ritiro, trasporto e smaltimento dei rifiuti. Tutte le ditte sentite mi hanno risposto allo stesso modo. Noi non ritireremo mai dei contenitori esausti di fitofarmaci come rifiuti speciali non pericolosi. Esigono analisi multiresiduali oppure la fanno fare da laboratori convenzionati a Vs carico.
Ora mi concedo qualche gg di vacanza, con i soldi delle tangenti che ho preso dal sistri e dalle ditte di smaltimento, per scrivervi questi post. Grazie per il Tuo rispetto "Agricoltore Donna".
P.S.: non iscriverti al sistri e partecipa al protocollo delle Provincia di Bari.
vuoi pacatezza e rispetto... ma tu che fai invece?
Ho aderito anch'io al SISTRI facendo gestire il box all'azienda che viene per lo smaltimento dei rifiuti pericolosi e non.
Dal primo gennaio 2010 è tutto cambiatooooooo.
Ora c'è S.I.T.R.I.
Ogni trasportatore di rifiuti dovrebbe dotarsi di back box satellitare. La possibilità di trasportare rifiuti, che ogni produttore aveva, fino a 30 kg o litri non c'è piu.
Protocollo d'intesa per la gestione dei rifiuti agricoli predisposto dalla Provincia di Bari, datato 11 Febbraio 2009.
Modalità di gestione dei contenitori di fitosanitari
1. Per prodotti fitosanitari sono da intendersi i prodotti che contengono sostanze attive ed i preparati contenenti una o più sostanze attive destinati a proteggere i prodotti vegetali dagli organismi nocivi,
conservare i prodotti vegetali ed eliminare le piante indesiderate.
2. I contenitori vuoti, in plastica o metallo, di prodotti fitosanitari sono considerati rifiuti speciali non pericolosi ove sottoposti ad operazioni di bonifica secondo le modalità definite qui di seguito.
3. Operazioni di lavaggio aziendale per la bonifica dei contenitori vuoti:
Per lavaggio s’intende l’allontanamento mediante lavaggio con acqua dei residui di prodotti fitosanitari, con successivo riutilizzo del refluo così ottenuto. Il lavaggio può consistere in due modalità:
"Modalità di gestione di altri rifiuti speciali non pericolosi
1. Al fine di rendere sistematico lo smaltimento dei rifiuti speciali non pericolosi di derivazione agricola come i materiali plastici per pacciamatura, le coperture delle serre, i sacchi di concime vuoti, gli imballaggi per sementi, i filtri dell’aria, i rifiuti metallici in genere, gli indumenti protettivi, gli assorbenti, stracci, imballaggi di carta cartone, plastica, legno, metallo, ecc…. si fa l’obbligo di osservare le seguenti norme di comportamento:
Prodotti fitosanitari scaduti (rifiuti agrochimici). Nei codici c'è la differenza tra lavati e non lavati.
sono sicura che tu sarai a conoscenza del Protocollo d'intesa per la gestione dei rifiuti agricoli predisposto dalla Provincia di Bari, datato 11 Febbraio 2001. Leggi art. 10 di questo protocollo "Modalità di gestione dei contenitori di fitosanitari.1. Per prodotti fitosanitari sono da intendersi i prodotti che contengono sostanze attive ed i preparati
contenenti una o più sostanze attive destinati a proteggere i prodotti vegetali dagli organismi nocivi, conservare i prodotti vegetali ed eliminare le piante indesiderate.
2. I contenitori vuoti, in plastica o metallo, di prodotti fitosanitari sono considerati rifiuti speciali non pericolosi ove sottoposti ad operazioni di bonifica secondo le modalità definite qui di seguito.
3. Operazioni di lavaggio aziendale per la bonifica dei contenitori vuoti:
Per lavaggio s’intende l’allontanamento mediante lavaggio con acqua dei residui di prodotti fitosanitari, con successivo riutilizzo del refluo così ottenuto. Il lavaggio può consistere in due modalità:
Vi ricordo comunque, che lo smaltimento dei teli è gratuito ma non il trasporto dal luogo di produzione del rifiuto al luogo di stoccaggio del polieco.
Ho contattato personalmente il Sig. Nicastro proponendogli, un'intervista al Nucleo dei Carabinieri per la tutela dell'Ambiente(NOE)di Bari. L'oggetto dell'intervista sarà il corretto smaltimento dei contenitori esausti dei prodotti fitosanitari, inquadrati come rifiuti speciali pericolosi. Stiamo verificando la disponibilità del Nucleo, in questione.
N.B.: quello che ho scritto su questi post non è consulenza ma informazione. Non mi faccio pagare da nessuno le informazioni nemmeno nel mondo reale. Sono sempre aperto a Vostre richieste per approfondire altri argomenti. Naturalmente vi chiedo toni pacati e rispetto; altrimenti mi ritiro nello stesso modo in cui sono entrato: in punta di piedi. P.S.: ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale.