
In occasione dell’iniziativa sui rifiuti abbandonati organizzata dalla Federconsumatori, da Rutiglianoweb e dal comune di Rutigliano il 12 aprile scorso, è stato proiettato un video reportage sul fenomeno che pubblichiamo qui sotto.
Tranne l’Annunziata, ripulita grosso modo prima delle pasquetta, nel resto dei siti ripresi i rifiuti sono ancora lì.
Alcune riprese i lettori di Rutiglianoweb le conoscono perchè già pubblicate in altri video, molte altre invece sono inedite.
A breve sarà pubblicata una sintesi della diretta dell’incontro a cui parteciparono cittadini, scuole, amministratori, associazioni e Forze dell’Ordine.
Buona visione
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Commenti
Cosa vuol dire ciò? significa che il produttore o il commerciante d'imballaggi si è caricato l'onere di pagare il consorzio CONAI per la quantità dell'imballaggio prodotto o commercializzato, sollevando l'utlizzatore finale. Pertanto quando in fattura c'è scritto "CONTRIBUTO CONAI ASSOLTO OVE DOVUTO" vuol dire che nel prezzo d'acquisto di tale materiale è stato caricato anche il costo del CONAI, quindi lo state pagando!
In merito sempre al contributo CONAI, se non ricordo male, due anni fa una nuova normativa obbligava i produttori di fatturare in maniera distinta nella fattura il costo CONAI e di non usare più la voce "CONTIBUTO CONAI ASSOLTO OVE DOVUTO. Comunque mi procuro la documentazione di tale normativa e ve la giro.
Tra Conai e Polieco è in corso un contenzioso sulla natura degli "imballaggi".
La competenza del sistema CONAI è da ricondurre alla nozione di mero imballaggio.
POLIECO, il Consorzio dei beni in polietilene, ha più volte affermato che determinati beni in polietilene non sarebbero imballaggi, con l’intento di acquisire tali prodotti al regime di contribuzione POLIECO e sottrarli alla contribuzione del sistema CONAI.
Da quel che mi risulta - unica sentenza sull'argomento - Il Tribunale civile di Roma, sezione terza, con sentenza n. 10050/2006 del 3 maggio 2006, in accoglimento delle domande avanzate da CONAI, nei confronti di una tra le maggiore aziende operanti nella produzione di imballaggi in polietilene per l’industria e l’agricoltura, ha accertato e dichiarato l’obbligo al pagamento del contributo Conai sui seguenti prodotti:
- sacchi a valvola a bocca aperta;
- bobine soffittate e goffrate;
- films termoretraibili;
- films estensibili;
- stretch hoods;
- cappucci per pedane;
- buste per poltrone e divani.
E’ stata di conseguenza respinta la competenza e il pagamento del contributo POLIECO sugli stessi prodotti.
Polieco ha appellato la sentenza, e non mi risulta ancora la decisione sul merito della Corte di Appello di Roma.
la differenza tra contributo CONAI e POlIECO dopo anni la sta dando Gianni Nicastro.
Il sig. Pinuccio Valenzano (2105 voti) che è un rappresentate degli agricoltori, non lo poteva dire a 2105 operatori agricoli??
e come lui gli altri rappresentati di categoria, pensano solo al numero delle tessere da fare??
Su questa interverrò con un'altra intervista di approfondimento col direttore del Polieco che ho ufficialmente richiesto stamattina per email.
Vi anticipo alcune cose importanti. L'altro ieri mi sono risentito con la Salvestrini, anche questo colloqui è stato imteressante e pieno di ulteriori informazioni (da qui la richiesta di una intervista).
Il contributo Conai è una cosa (come giustamente precisato dal sig. Fotunato) quello al Polieco è un'altra.
Se "abc" ha pagato il Conai in una fattura di aquisto dei teli (perchè questo succede anche), gli hanno fatto pagare qualcosa che non doveva. Non solo. Gli hanno fatto un danno, perchè lo smaltimento o il recupero di quel telo se lo paga interamente lui.
Non solo avrebbe pagato un contributo molto più alto di quello del Polieco (che ammonta a 0,015 euro al kg + Iva), ma alla fine si sbologna anche la spesa dello amaltimento.
Attenti alla fattura, dunque, chi compra teli, tubi o altri beni (non imballaggi) in polietilene il contributo deve essere corrisposto al Polieco non al Conai.
grazie per aver precisato questa questione, in realtà contributo Conai e contributo Polieco sono diversi ognuno con la sua specificità. L'obiettivo di questo forum è di fornire informazioni che possano essere utili al settore. Il confronto è sempre costruttivo. Mi dispiace a volte le parole siano fraintese e si parla senza cognizione di causa. Prima di tutto l'informazione.
grazie ancora!
(per mia curiosità... mi sono procurato alcune fatture di acquisto dei teli da parte di imprenditori agricoli).
Tutte riportano nel corpo della fattura la dizione "contributo Conai assolto ove dovuto", oppure " contributi ambientali ex.... assolti ove dovuti"; tale contributo è già compreso nel prezzo "finito" dei teloni.
Solo alcune fatture, nella descrizione del prodotto, indicano anche il "contributo Polieco" precisando quantità (evidentemente uguale alla quantità di telo), costo ed importo finale.
Il contributo che l’agricoltore paga in fase di acquisto dei teli alla Conai riguarda solo lo smaltimento degli imballaggi.
l'art. 234 del codice dell'ambiente prevede che la restituzione di imballaggi usati o di rifiuti di imballaggio (per tali intendendosi, per es.: shoppers, i sacchi a valvola, i sacchi a bocca aperta, il film tubolare e piano da imballaggio) non deve comportare oneri economici per il consumatore.
Il venditore, quindi, non può rifiutarsi di ricevere e ritirare gli imballi dei teli venduti.
Diverso è il caso del contributo Polieco; se si è pagato in fattura anche questo contributo specifico - e senza entrare nel problema del deposito temporaneo, delle autorizzazioni, dei registri di carico e scarico, delle responsabilità dell’imprenditore agricolo e degli adempimenti amministrativi - l'agricoltore può provvedere alla consegna dei vecchi teli, per lo smaltimento gratuito, presso i centri di raccolta convenzionati Polieco.
Mi pare che l'informazione data da Nicastro (anche con la messa in onda dell'intervista telefonica alla Direttrice Polieco)sia stata corretta ed sufficientemente chiara.
Ad "abc" gli/le dico l'abc della questione.
1. La tassa di smaltimento i cittadini la pagano al comune per i rifiuti urbani, non agli esercizi commerciali da cui comprono i prodotti di plastica o polietilene (o di quasiasi altro materiale), tantomeno gli agricoltori pagano qualcosa alle ditte da cui comprono i teli. Il contributo che gli agricolturi pagano in fattura per l'acquisto dei teli (quando la chiedono)viene girato al Polieco.
2. Non esiste nessuna legge che obbliga chi ci vende la plastica a restituirgliela come materiale post consumo, tantomeno gli agricoltori possono portare i teli esausti a chi glieli ha venduti. La tassa di cui parli non è "per il ritiro dei teloni", è per lo smaltimento o il recupero gratuito degli stessi.
3. Ti consiglio, se non vuoi continuare a scrivere o pensare sciocchezze in merito, di informarti su questo sito ascoltanto l'intervista fatta al direttore del Polieco (o di farlo altrove), così saprai che cos'è il Polieco e come -e a quali condizioni- si smaltiscono i teloni.
Il sindaco era presente quel giorno in sala consiliare e ha visto il video.
A breve pubblicheremo la diretta web di quella iniziativa e potrai sentire dalla sua viva voce quello che ha detto.
perchè questo video non lo porti al sindaco e gli dici alla paesana: wagliò guard na picch?
Quando avete torto (parlo del categoria in se per se) avete torto!
X Teta,
qui non è che odiamo l'agricoltura, è l'agricoltura nostrana che si fa odiare!
Sono (parlo in genarale) i compartamenti di talune persone scellerate che fanno scempio da dove passano loro! Non parliamo solo di materie plastiche sono stati trovati anche contenitori di pesticida e chimici buttati rigorosamente sui cigli dei muretti a secco!
Non so fin quando arriva la normalità del gesto!
X Ciani,
aspettavo qualcuno che dicesse:Citazione: .
Come la tua categoria, anche negli altri settori IL MAZZO SE LO FANNO TANTO PER PORTARE UNO STIPENDIO A CASA!
Ci vuole rispetto anche per l'impiegati per chi siede dietro una scrivania!
Concludendo, lo scempio visto(tra calcinacci frigoriferi e sanitari) è anche opera di edili e di gente comune!
Insomma di NOI tutti! Diamoci una regolata!
p.s. gli altri lavori devono essere rispettati come il vostro .... non è che nella vita il "mazzo" ve lo fate solo voi nel mondo!