
L’impresa che si aggiudica la gara d’appalto per la gestione dei rifiuti e dell’igiene urbana raccoglierà anche i teli agricoli esausti. Ancora non si capisce bene come questo servizio sarà espletato, sembrerebbe trattarsi di un servizio tipo quello degli ingombranti: l’agricoltore chiamerà l’appaltatore il quale indicherà il luogo dove portare il polietilene, da qui lo stesso appaltatore lo verrà a ritirare con i suoi mezzi.
Questa è la novità che è maturata la settimana scorsa in commissione consiliare Ambiente.
Questa è la novità che è maturata la settimana scorsa in commissione consiliare Ambiente.
La cosa è seria, tant’è che all’ordine del giorno del consiglio comunale di lunedì prossimo c’è l’integrazione agli “indirizzi per l’espletamento del servizio di igiene urbana e servizi connessi”. Questa integrazione altro non è che l’inserimento della raccolta dei teli in una delibera richiamata negli atti di gara, i principali dei quali (bando di gara, capitolato, contratto e disciplinare prestazionale) non saranno modificati ma semplicemente corretti da refusi di battitura e da imprecisazioni.
Amministrazione, maggioranza e minoranza ci dicono che questa novità non interferisce col discorso che si è cominciato a fare con la Provincia e il Polieco circa la realizzazione di un centro di raccolta comunale o intercomunale del polietilene esausto. A riguardo si è ancora in attesa che i tecnici della Provincia e quelli del Polieco si incontrino per meglio definire la questione.
Rispetto agli atti di gara c’è da dire ancora che l’amministrazione non vuole inserire la raccolta a chiamata degli inerti domestici per timore che le imprese edili se ne approfittino per smaltire gratis il loro materiale di risulta. Un timore che ha tutta l’aria di essere una scusa, perchè è risaputo che quando interviene un’impresa generalmente si tratta di lavori di manutenzione straordinaria per cui c’è l’obbligo della DIA, dell’esposizione del cartello di cantiere e, quindi, l’obbligo per legge dello smaltimento o del recupero del rifiuto inerte da parte della stessa impresa edile.
Il servizio pubblico di raccolta a chiamata degli inerti scatterebbe solo per piccoli lavori di manutenzione ordinaria fatti in proprio dai cittadini.
Tra l’altro, questo servizio potrebbe essere fatto rientrare nel costo che l’appalto prevede per il recupero degli ingombranti, un costo che è enormemente lievitato rispetto all’anno scorso, è passato da 6.000 a 65.922 euro che il comune pagherà -per lo stesso servizio- al futuro appaltatore dell’igiene urbana.
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Commenti
«...non esiste nessun problema...», anche per i teli senza fattura/contributo Polieco versato?
«Mi chiedo perchè si devono creare problemi che non esistono...», quali sarebbero i problemi che non "esistono"?
boo
Le mie ciliege, come quelle di molti altri concittadini, sono andate completamente distrutte per le piogge abbondanti e in qualche caso per la grandine di questi ultimi giorni.
Grazie a tutti coloro che pensano ancora che l'agricoltura non vada aiutata!
Un saluto cordiale a tutti.
«1. il prezzo base di aggiudicazione non dovrebbe subire alcuna variazione, affinchè i costi del recupero dei teli non ricada sulle casse comunali;»
L'apaltatore è un semplice conferitore di polietilene alle ditte che lo ritirano: perchè il ritiro non costi nulla deve dimostrare che su tutto il quantitativo è stato pagato il contributo Poieco?
Se l'appaltatore ricava qualcosa al kg lo potrà ricavare sul polietilene riciclabile: e su quello non riciclabile? Qui se si dimostra il pagamento del contibuto ambientale non c'è nessun costo di smaltimento. L'appaltatore sul non riciclabile cosa ci guadagna? Se non c'è nessun compenso, il trasporto se lo sbologna lui?
Infine, come può non costare nulla questo servizio?
Punto "2"
Non è solo questione di antimafia, che è condizione elementare. E' questione che una gara di appalto deve essere fatta pensando alla qualità e all'efficienza del servizio pubblico, più che a creare le condizioni perchè emerga un certo appaltatore pittosto che un altro.
Punto 5.
L'idea di risolvere il problema non è in discussione, è buona.
Mi chiedo, però, che valora abbia aggiungere all'appalto un servizio in più che incide non poco sul piano organizzativo, senza menzionarlo direttamente negli atti principali (capitolato e contratto), ma messo di sguincio in una delibera di giunta -credo- approvata qualche tempo fa, ripresa e modificata dopo che gli atti di gara sono stati approvati e pubblicati.
SE chi vince la gara lo fa perchè a avuto più punteggio proprio su qusto servizio, chi l'ha persa potrebbe ricorrere al TAR impugnando la legittimità di quella modifica a posteriori. A questo punto addio gara d'appalto.
La soluzione di un problema va bene, va meno bene il fatto che si proceda a tentoni, inventandosi le cose giorno per giorno, quasi alla chetichella come se le ditte che parteciperanno alla gara gli atti non se li studiano.
Ripeto, ho delle perplessità circa la soluzione trovata. Ovviamente, spero che se la cavino, gli amministratori.
1. il prezzo base di aggiudicazione non dovrebbe subire alcuna variazione, affinchè i costi del recupero dei teli non ricada sulle casse comunali;
2. non spargiamo odio. Qualsiasi sia la ditta aggiudicataria, importante è che abbia l'antimafia a posto e che svolga un servizio efficiente;
3. l'agricoltore debba farsi carico ed onere almeno di trasportare il rifiuto presso il sito indicato dall'aggiudicatario del servizio. Se di peso inferiore a 30Kg senza formulario di identificazione del rifiuto. Se invece, di peso superiore, basterà che acquisti il formulario di identificazione (costo 10 € un blocchetto di 50 formulari) e li vidimi preventivamente. Non vedo dov'è il problema per l'agricoltore, rispetto ad un servizio straordinario che l'amministrazione avrebbe intenzione di offrire alla categoria produttiva;
4. occorrerà invece prevedere una limitazione ai siti di provenienza, per limitare gli effetti positivi dell'iniziativa dell'amministrazione ai soli siti produttivi ubicati nel territorio del nostro Comune. Se ciò non fosse previsto, arriverebbero i teli di tutta la Regione e non solo.
5. Occorre plaudire a tale idea, se ciò fosse concretamente attuata. A tal punto, gli agricoltori che non collaborassero a tale tipologia di servizio di raccolta teli, sarebbero dei veri irresponsabili.
Buona notte a tutti.
Non ho alcuna intenzione di pagare lo smaltimento dei teli, come cittadino di Rutigliano. Cari agricoltori finitela di fare i mendicanti, vendetevi qualche mercedes e pagate le tasse.
Si dice che:” L’impresa che si aggiudica la gara d’appalto per la gestione dei rifiuti e dell’igiene urbana raccoglierà anche i teli agricoli esausti. Ancora non si capisce bene come questo servizio sarà espletato, sembrerebbe trattarsi di un servizio tipo quello degli ingombranti: l’agricoltore chiamerà l’appaltatore il quale indicherà il luogo dove portare il polietilene, da qui lo stesso appaltatore lo verrà a ritirare con i suoi mezzi.”
Considerato che il produttore di rifiuti speciali, … per evitare la compilazione del formulario previsto dal d. lgs. 152/06, potrà smaltire gratuitamente e trasportare in modo occasionale e saltuario solo quantità che non eccedano i 30 chilogrammi o i 30 litri … non penso che soluzione ipotizzata sia risolutiva del problema.
Superate le quantità indicate, l’agricoltore dovrà compilare il formulario di identificazione dei rifiuti speciali non pericolosi, consegnando copia all’addetto del servizio pubblico di asporto rifiuti; in questo caso, ritengo proprio che gli oneri di smaltimento saranno a carico di colui che consegna i rifiuti.
Mi auguro che l’ipotesi sia questa (smaltimento sino a 30 chilogrammi o 30 litri); confido che l’Amministrazione Locale non pensi ad un “allargamento” o meglio ad “una integrazione agli “indirizzi per l’espletamento del servizio di igiene urbana e servizi connessi” che poi diventi più onerosa per le casse comunali o un maggior costo per i restanti cittadini.