
Sabato scorso siamo stati in via San Lorenzo, abbiamo parlato con alcuni cittadini che abitano in quella periferia e che hanno le loro case di fronte a un impianto di uva da tavola.
I problema della vicinanza delle case ai tendoni e, quindi, ai trattamenti con fitofarmaci, molto frequenti in questo momento, lo abbiamo già affrontato in un servizio pubblicato la settimana scorsa.
Nel video che qui vi proponiamo sono i cittadini direttamente che parlano del problema, del disagio di vivere a contatto quasi diretto con i trattamenti fitosanitari che, dall’altro lato della strada, l’agricoltore proprietario del tendone fa con il suo atomizzatore.
Un'intervista a più voci nella quale si affronta un problema certo non limitato a via San Lorenzo, ma che riguarda tutto l’anello esterno del centro abitato di Rutigliano o, perlomeno, quelle parti che lo sviluppo urbanistico degli ultimi anni ha avvicinato troppo agli impianti di uva da tavola.
I cittadini, ovviamente non vogliono impedire agli agricoltori in questione di coltivare la loro uva. Chiedono semplicemente che venga tutelato il loro diritto alla salute, a non avere preoccupazioni per se stessi e i loro figli. Chiedono che siano tutelati dall’esposizione continua ai fitofarmaci -irrorati per diversi mesi l’anno- attraverso una adeguata regolamentazione dei trattamenti.
Chiedono il rispetto dell’ordinanza sui fitofarmaci attuale e di quella nuova che potrebbe essere emanata dopo la conferenza di servizi che il comune e la Asl terranno sull’argomento il 14 giugno prossimo.
Si deve far rispettare l’obbligo dell’agricoltore a comunicare ai Vigili Urbani il giorno e l’ora precisi e il tipo di trattamento, in modo che i cittadini vengano avvisati in tempo. L’obbligo a comunicare eventuali slittamenti di orario o giorno degli stessi trattamenti. Senza tutte le comunicazioni dovute i trattamenti non dovrebbero essere consentiti.
Perchè la regolamentazioni abbia un senso, funzioni, sia credibile, sono necessarie le sanzioni, tutte quelle possibili, anche il sequestro del mezzo agricolo se l’operatore è recidivo o se ne frega alla grande.
Per una maggiore e costante tutela della qualità delle loro vita, gli interessati stanno mettendo su un comitato cittadino al quale possono aderire tutti quelli che vivono, in qualsiasi punto della città, il problema del tendone a due passi dalle case.
Buona visione
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La riunione del 14/6 fissata alle 10 ... è iniziata circa alle 12 e, con i distinguo dell'Asl e i ... silenzi dell'Arpa(come era ovvio) .. si è dato incarico ad una Commissione/Gruppo di Lavoro di studiare gli aspetti tecnico-normativi da trasfondere in una nuova ordinanza e riportare i risultati entro 10 giorni.
Come ho già detto, le "conferenze di Servizi" ... i Gruppi di Lavoro" sembrano manovre per spostare in un tempo indefinito una decisione che il Sindaco - quale resposabile della salute pubblica - deve prendere.
In "riceviamo e pubblichiamo", ho chiarito che la pazienza .. sta finendo.
L'impressione che ho avuto è quella che, forse, non si è maturata ancora la consapevolezza che "governare" significa anche prendere decisioni impopolari!
Non si può più traccheggiare e cincischiare sulla salute dei cittadini; per quanto mi riguarda l'apertura di credito cessa il 25 giugno.
Chi, come me, è più interessato alla salute propria e dei familiari, rispetto ai rapporti di colleganza, di amicizia, di familiarità, di consorterie, potrebbe valutare di percorrere altre e più dirompenti strade!
Solo, per inciso, consiglio, ancora, di prendere visione dell'ordinanza sindacale 2009 ( .. a mio parere ben fatta) del Comune di Ronciglione - Viterbo sul tema fitofarmaci ed abitazioni.
Mi giunge nuova. Grazie per l'illuminazione.
Ma pensa!, io credevo che la prepotenza degli agricoltori fosse solo una forsennata corsa all'oro nella noncuranza della salute propria e altrui e nella mancanza di rispetto verso il resto della cittadinanza...
CRETINO IO...
Solo la politica può favorire e gestire un cambiamento in tal senso.
poi credo che in questo paese dare un assessorato all agricoltura significa dare un titolo davvero importante! NON CONDIVIDO CHE SIA STATO DATO AL VICESINDACO!! NON CONDIVIDO QUESTA SCELTA NEL MODO PIù ASSOLUTO E LE TANTE STORIE ACCADUTE A RUTIGLIANO ME NE STANNO DANDO RAGIONE.gli ultimi miei complimenti vanno inoltre al giornale che rappresenta un caso di utilità vera del giornalismo.
Se gli agricoltori sono sicuri che la messa in commercio di un prodotto per l'agricoltura significhi avere il titolo di sicurezza così non è. Molti farmaci,che prima di essere messi in commercio devono passare una lunga trafila di sperimentazione anche sull'uomo, dopo l'uso vengono ritirati per gli effetti collaterali nocivi che prima non si erano rilevati e rivelati. Questo può succedere anche per i fitofarmaci. Ripeto, se gli agricoltori sono sicuri della innocuità dei prodotti per l'agricoltura facessero i trattamenti senza usare maschere e tute. Vorrei vedere.
L'iniziativa del gruppo di famiglie è lodevole anche per gli agricoltori perchè serve ad aprire gli occhi sui rischi professionali.
Cordialità
io sono d'accordissimo con te! Per questo sottolineavo il fatto che è inutile prendersela con un consigliere di minoranza (che comunque ha cercato di fare il suo dovere, per quel che gli è stato possibile, nell' ambitodella sua associazione).
Ma la maggior parte del lavoro da fare, è a carico della maggioranza. Perchè penso che tu sappia come funziona il consiglio comunale di Rutigliano...Non c'è bisogno che te lo spieghi...
Quindi NOI cittadini chiediamo delle REGOLE, che naturalmente non danneggino gli agricoltori!
...qui i problemi sono ben altri!!!
Cara figlia di agricoltore... nessuno vuole mettere alla gogna la categoria, ma è arrivato il momento di fare chiarezza; è necessario che si apra una discussione seria sul perchè dell'insorgere di centinaia di casi di tumori nel nostro territorio e non in un altro. Qui non è in discussione la mia sopravvivenza piuttosto che la tua, qui è in discussione la VITA di tutti.
...la presenza di case in prossimità di impianti agricoli è uno dei problemi, ma non è l'unico! Ho già detto in un intervento precedente che sono molteplici i casi di agricoltori che, tornando a casa dalla campagna, usano svuotare le loro cisterne per strada. Quel veleno finisce nelle falde ed esce dal rubinetto di casa tua o viene riutilizzato per irrigare i campi!
Inoltre, sono tantissime le persone che si recano presso l'Oasi della Materdomini e anche loro passeggiando per le vie di campagna non respirano aria buona!
Oppure ci sono quelli che come me vorrebbero fare un giro in bici per le campagne rutiglianesi, ma si tratterebbe di un suicidio in questo periodo e fino a tutto agosto!
Ma anche raggiungere altre località, comporta passare da vicino ad un impianto e respirare del sano veleno, magari anche di quelli proibiti (come quelli sequestrati tempo fà), vista l'esistenza anche di un mercato "nero" degli stessi veleni!
Per quanto riguarda la partecipazione cittadina, esiste uno strumento, previsto anche dallo Statuto del Comune di Rutigliano e si chiama "CONSULTA". L'amministrazione si dia una mossa alla messa in funzione delle Consulte, utili ai cittadini per far sentire la loro voce e agli Amministratori per non perdere il contatto con la realtà!
Basta a soddisfare gli interessi di pochi: Sindaco serve un intervento deciso e risolutivo per il miglioramento della vita a Rutigliano.
infine parlo per esperienza diretta: ho letto con chi critica gli agricoltori sul fatto di non proteggersi con tute e mascherine. si è mai pensato che appena terminato il trattamento un agricoltore si cambi per non tenere addosso la tuta contaminata???si è parlato di uso controllato dei trattamenti. sono pienamente daccordo ma,primo, molti trattamenti sono strettamente legati alle condizioni climatiche anche improvvise e ritengo sia difficile stare ad avvisare il vigile o il comune sul trattamento tempestivo che purtroppo si deve fare; secondo, i diversi fitofarmaci che gli agricoltori sono costretti ad usare costano tantissimo e di certo non è per capriccio che si usano QUEI prodotti e non altri! il mestiere dell'agricoltore non è semplice e va capito e rispettato. rispettato soprattutto perchè dopo un intero anno di lavoro, di critiche, fatica e giudizi negativi e affrettati...il prodotto non si vende e non si raccolgono neanche le spese!!!inviterei a meditare tutti coloro che uno stipendio sicuro ce l'hanno!il rispetto ci vuole, ma ci vuole da entrambe le parti!
premetto che non riesco ancora a capire il perchè dell'uso di un nickname in discussioni pubbliche di questo tipo (magari in un sito di altro genere l'avrei giustificato), forse sono i danni della globalizzazione:-), però il fatto di sapere che mi conosci mi tranquillizza.
Se mi conosci, sai bene che i miei nonni erano agricoltori e che ho tanti amici che fanno questa professione, ma qui il problema non sono gli agricoltori come erroneamente molti continuano a scrivere, ma delle irregolarità di alcuni di loro.
Non ho capito bene qual'è la tua posizione in merito alla questione e penso di aver spiegato che non voglio entrare in contrasto con nessuno, anzi cerco una soluzione che possa salvare "capra e cavoli".
Se siamo arrivati a questo punto però è solo perchè alle nostre richieste di collaborazione qualcuno ha risposto: .
Perciò adesso pretendiamo che venga rispettata la norma in vigore, altrimenti si autorizza a pensare che per certe categorie le norme non valgono.
Inoltre converrai con me che ci sono errori politici che stiamo pagando (chi ha permesso di costruire nei pressi dei vigneti?) ed evidenti mancanze da parte di chi deve controllare. Sentirsi dire "la norma è ingiusta", da coloro che dovrebbero fare rispettare le stesse ed elevare le contravvenzioni, è certamente un nuovo modo di interpretare certi mestieri, diciamo in modo piuttosto personalistico.
A chi invece continua a pensare che la tanto attesa Conferenza di servizio è una presa per il c..., dico che c'è sempre stata la tentazione di chi comanda di cercare una partecipazione virtuale dei cittadini, solo percepita ma non reale, ma se ci rendiamo conto che manca veramente la volontà (non credo la capacità) di chi ci amministra di governare tale problema e risolverlo, allora penso che saremmo autorizzati a comportamenti più decisi.
Per ora continuiamo ad essere incazzati ma fiduciosi.
Cordialità, Rocco.
Per voi che vi affannate tanto a chiedere cosa ha fatto Pinuccio Valenzano, a proposito dei fitofarmaci(perchè è questo l' argomento di discussione proposto in questo articolo), è da anni che l' Associazione Arcobaleno(non il partito) propone agli agricoltori rutiglianesi corsi di Formazione, necessario al raggiungimento del Patentino, per l' utilizzo consapevole dei fitofarmaci. Inoltre più volte il Consigliere ha proposto all'amministrazione attuale l'installazione dei cassonetti per lo smaltimento dei contenitori dei fitofarmaci, che sono dei RIFIUTI SPECIALI e invece vengono dispersi nell' ambiente.
Quindi Bisogna essere Concreti nelle proposte!Perchè io abito in una delle zone, in cui d' estate snono costretto a chiudere le finestre la notte, per evitare una inalazione gratutita di fitofarmaci!
Dobbiamo trovare assolutamente una soluzione a questa spiacevole situazione!Il Comune si deve adoperareper permettere il benessere della cittadinanza (agricoltori compresi).