
«I giornalisti italiani hanno proclamato per il 9 luglio la giornata del silenzio dell'informazione - si legge in una nota della Federazione nazionale della stampa - per protestare contro il disegno di legge Alfano che limita pesantemente la libertà di stampa e prevede pesanti sanzioni contro editori e giornalisti che danno conto di fatti di cronaca giudiziaria ed indagini investigative».
Oggi, quindi, i quotidiani non saranno in edicola, telegiornali e radiogiornali non andranno in onda, i siti di informazione on line non effettueranno aggiornamenti delle notizie.
Anche Rutiglianoweb è in silenzio.
Un segno di protesta e di lutto, per la lenta morte della- già limitatissima - libertà di stampa, di informare, di ricercare, di documentare,
DI CONOSCERE.
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Commenti
"Di seguito alcuni dei passaggi delle intercettazioni in cui viene citato lo pseudonimo di Cesare
Consulta
Amm' a vedè Cesare quanto prima... Abbiamo fatto un discorso per quanto riguarda la Corte Costituzionale
(colloquio fra Pasquale Lombardi e Giacomo Caliendo)
Dossier
Credo che (il dossier su Caldoro - ndr) sia già arrivato nelle stanze di Cesare. I tribuni hanno già dato notizia
(colloquio tra Flavio Carboni e Arcangelo Martino)
Telefono
Più tardi mi darà un colpo di telefono (l'allusione è a Carboni - ndr) perché prima parlerà pure con Cesare
(colloquio tra Pasquale Lombardi e Angelo Martino)
Mio cugino
Dobbiamo vederci assolutamente alle 15, allo stesso posto, perché mio cugino Cesare vuole sapere prima le cose. Hai capito?
(Arcangelo Martino in un colloquio con Pasquale Lombardi)
6 ottobre
La settimana prossima mi vedo con Cesare. E' rimasto contento per quello che gli stiamo facendo per il 6 (ottobre - ndr)
(Lombardi e Cosentino sul Lodo Alfano sotto esame alla Consulta)
Vogliamo te
Lui (nella conversazione si allude sempre a Cesare - ndr) ci deve dare qualcosa e ci deve dare te
(Pasquale Lombardi parla al telefono con Nicola Cosentino)
A nome del capo
Ci deve dare una mano, insieme a Marcello il quale parla anche a nome del... di Cesare, capito? Che ora è a Catania
(colloquio sull'elezione in Campania tra Lombardi e Martino)
Vice-Cesare
Lo spazio occupato è un altro, secondo il maresciallo di stamattina: Lettieri dice che sia Cesare sia il vice Cesare vorrebbero lui
(Pasquale Lombardi e Arcangelo Martino parlano di candidature)
Telefonata
Non so se lo chiama subito, fra un'ora, due ore, mi faccio forte, perché la prima cosa che mi dirà Cesare è proprio questa
(il 27 gennaio 2010 Carboni e Martino parlano di Cosentino)
Scelta
Informeranno Cesare solo domani perché non c'è, comunque, a loro giudizio, diventa difficile il primo (Sica - ndr)
(telefonata tra Carboni e Martino sul falso fascicolo Caldoro)"
I casi del famoso scandalo a luci rosse che sembra sempre piu un complotto che una cosa reale e dellex governatore della regione abruzzo incarcerato ingiustamente per qualche mese sono emblematici. Non sono di destra ma sono obiettivo. saluti
Ascolti ambientali. Viene fissato in 3 giorni (prorogabili di tre in tre) la durata delle intercettazioni ambientali. Per mafia e terrorismo si potranno effettuare "anche se non vi è motivo di ritenere che in quei luoghi si stia svolgendo l'attività criminosa". Per tutti gli altri delitti si distinguerà tra luogo privato e luogo pubblico e sarà necessario avere, soprattutto per il secondo, maggiori indizi di reato.
Magistrati. Se un pm rilascia dichiarazioni sul processo o viene indagato per violazione del segreto, potrà essere sostituito, anche se non automaticamente. Vietate la pubblicazione dei nomi e delle foto dei magistrati per quanto riguarda i provvedimenti che gli sono affidati.
Come intercettare. Per chiedere un'intercettazione telefonica o visiva e i tabulati serviranno "sufficienti indizi di reato" per i delitti di mafia e di terrorismo o "gravi indizi di reato" per tutti gli altri crimini. Le utenze devono appartenere ai soggetti indagati o dimostrare per gli altri che "sono a conoscenza dei fatti per cui si procede". Ad autorizzare il pm, per ogni richiesta o proroga, che dovrà far sottoscrivere dal procuratore capo, sarà il tribunale collegiale del capoluogo di distretto cui dovrà inviare ogni volta tutte le carte.
Il cosidetto comma D'Addadrio. E' prevista una pena da sei mesi fino a quattro anni di carcere per chi "fraudolentemente effettua riprese o registrazioni di conversazioni a cui partecipa o comunque effettuate in sua presenza". C'è una clausola di salvaguardia per gli 007. Esclusi, dopo molto insistenze, i giornalisti (pubblicisti compresi).
Quando entra in vigore la legge. La legge non si applicherà ai processi in corso nei quali siano già state richieste e autorizzate delle intercettazioni. Come verrà esplicitamente scritto, tutti gli atti compiuti fino al momento della sua entrata in vigore, ascolti compresi, saranno salvi.
Giudice collegiale. Ci sara' invece un anno di tempo per applicare la norma che prevede il semaforo verde per le intercettazioni da parte del giudice collegiale e non piu' del Gip.
Inchieste sul clero. Se un sacerdote viene sottoposto ad indagini o arrestato, il pn dovrà avvertire il vescovo della diocesi da cui il prete dipende. Nel caso di un vescovo o un abate verrà avvisata la segreteria di Stato vaticana.
([censored]repubblica.it 09 giugno 2010)
Le conseguenze immediate di questa legge: oltre a porre dei limiti, rende molto più macchinoso, farraginoso, l'utilizzo delle intercettazioni ambientali e teleoniche da parte della magistratura, uno strumento importante che ha reso possibile scoprire e arrestare i responsabili di grandi reati finanziari, di corruzione politica e mafioso-camorristici.
Istituisce pio divieti assurdi di pubblicazione di tti del processo anche non più coperti dal secreto, e il divieto assoluto di pubblicazione delle intercettazioni telefoniche e ambientali. Imbavaglia l'informazione, appunto.
«Cosa si può pubblicare e le sanzioni. Si potranno pubblicare almeno "per riassunto" gli atti di un processo non più segreti. Divieto, invece, per i testi delle intercettazioni. Di cui non si potrà più né scrivere né parlare, né per riassunto, né nel contenuto, fino al termine delle indagini preliminari. Resteranno top secret fino al dibattimento. Vietata la pubblicazione di tutto quello che riguarda "fatti e persone" estranee alle indagini. Vietata la pubblicazione degli atti e delle intercettazioni destinate ad essere distrutte. Chi pubblicherà un brogliaccio, a prescindere da cosa contenga, sarà punito con un mese di carcere e la multa fino a 10mila euro. Gli editori rischieranno fino a 450mila euro.
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