Articolo pubblicato su “La Voce del Paese” in edicola la settimana scorsa
L’Assessore Berardi: “Inutile una nuova graduatoria, sarebbe solo sperpero di denaro
Si stagliano importanti e severe nella facciata urbanistica di Rutigliano le Case Edili Popolari.
In seguito a sollecitazioni pervenute dai lettori e sana curiosità riguardo l’attuale situazione delle abitazioni, abbiamo intervistato l’Assessore all’Urbanistica, Nicola Berardi: Per quanto riguarda le Case Popolari, quindi per quanto riguarda il vecchio istituto IACP (Istituto Autonomo Case Popolari), attuale ARCA, noi siamo ente di mediazione tra questo istituto e il privato cittadino. Noi possiamo solo assegnarle in base ad una vecchissima graduatoria costata, se non ricordo male, una cifra che si aggira attorno ai 40 milioni di vecchie lire. Una somma abbastanza corposa.
Come funziona questa graduatoria?
Nel momento in cui l’Ente Proprietario (ARCA) ci comunica che chi utilizza l’immobile ha consegnato le chiavi. La consegna delle chiavi è naturalmente un mero gesto simbolico di cessato utilizzo dell’immobile. Da questo momento l’Ente comunica al Comune di Rutigliano la nuova disponibilità in base ad una graduatoria gli alloggi.
Non si dovrebbe aggiornare la graduatoria?
Oggi qualcuno potrebbe pensare di aggiornare la graduatoria, e stiamo anche pensando di farlo, ma alla luce di chi ha restituito l’immobile, e comunicato all’ARCA, non abbiamo alcuna richiesta. Il Comune non sa nulla perché l’Ente Proprietario non ha mai comunicato al Comune di Rutigliano tramite i Servizi Sociali la disponibilità di questi alloggi
Ci tengo altresì nel mettervi a conoscenza di una delibera portata avanti da me tre mesi fa, in cui c’era effettivamente una situazione di disagio nella quale erano invischiati dei minori con seri problemi. Abbiamo assegnato mediante un atto di Giunta la disponibilità da parte dell’Amministrazione, essendosi verificati tutti i parametri di assegnazione straordinaria dell’alloggio. La delibera è la numero 61 del 9 aprile 2015.
Aggiornare la graduatoria, ora che non ci sono effettive richieste, vorrebbe dire dare un’accelerata ad un processo che richiederebbe l’investimento di un ingente quantitativo di fondi non avendo poi la disponibilità degli alloggi.
Si parla della costruzione di nuovi alloggi, è una voce fondata?
L’ARCA, sì, ci riferisce il loro intento nella costruzione di nuovi alloggi ma noi non abbiamo ulteriori informazioni.
È il privato che restituisce l’alloggio all’ARCA. Senza l’aggiornamento della graduatoria non si rischia però l’ereditarietà dell’immobile?
Questo sicuramente non è un atto legittimo di trasferimento. Non possiamo entrare in una situazione di illegittimità. Dal momento in cui l’ARCA ci comunica che si è liberato un immobile noi dovremmo assegnarlo alla graduatoria. Se poi, però, andiamo a controllare il numero di alloggi assegnati in virtù di una graduatoria è bassissimo se non addirittura nullo. Per quanto riguarda il caso del 9 aprile citato poco fa, l’alloggio è stato accettato in via del tutto straordinaria in virtù di seri criteri di merito. La creazione della graduatoria alla luce di questi dati è, ripeto, sicuramente uno sperpero di denaro pubblico.
Sicuramente, se mi viene rivolta questa domanda, ci sarà un uso consolidato non proprio ma è l’ARCA che deve verificarne la trasparenza.
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