Articolo pubblicato su “La Voce del Paese” in edicola la settimana scorsa
E il gruppo “Moderati per Rutigliano” si dissocia. Risentimenti all'orizzonte per il consigliere firmatario della verifica?
Ha sorpreso davvero tutti, persino i membri del suo stesso gruppo politico, i Moderati, l'improvvisa decisione del consigliere di maggioranza Tonino Troiani di abbandonare il partito e costituire in assise consiliare gruppo indipendente. Una decisione che ha spiazzato tutti perché arrivata senza nessun campanello d'allarme. E conferma ne è il comunicato diffuso dal gruppo politico dei Moderati, a seguito della notizia, in cui i membri del partito non solo prendono le distanze dall'iniziativa dissidente di Troiani, ma non ne condividono né il motivo, qualunque esso sia, né lo spirito con cui è stato fatto. Raggiunto verbalmente per confrontarci sulle motivazioni e su ulteriori chiarimenti, il consigliere Troiani ha preferito chiudersi in un misterioso silenzio, rimandando qualsiasi dichiarazione in merito a momenti più consoni ed opportuni, concentratisi poi nel momento della pregiudiziale da lui avanzata nella seduta di consiglio di giovedì 5 novembre. Un comportamento che è stato definito alquanto anomalo, dunque, che farebbe presagire un certo malessere politico. Eppure non è passato molto tempo da quando la maggioranza si era riunita attorno al tavolo per decidere di riconfermare l'appoggio politico al sindaco Romagno e alla sua coalizione, vacillato con la lettera dei tre consiglieri firmatari, che avevano chiesto una verifica politico - amministrativa. Proprio tra questi tre compariva il nome di Troiani, ed è lecito supporre che il germe della scontentezza potrebbe risiedere in quest'azione. Ma quella che si prospetta d'ora in avanti pare sia una rottura insanabile tra il partito dei Moderati e Troiani, venuto meno al mandato elettorale che l'aveva visto primeggiare nella lista. Dopo la riconferma della fiducia a Romagno, insomma, pare che qualcuno non abbia ancora deposto l'ascia di guerra, preparando forse una qualche azione eversiva dall'interno. Che sia proprio il consigliere Troiani il capro espiatorio caduto per primo?
Le polemiche hanno riguardato, però, anche lo stesso comunicato stampa, su cui l'opposizione ha avuto da ridire durante il consiglio. A scatenare il risentimento di qualche consigliere pare che sia stato proprio l'utilizzo del termine "appagato" a conclusione del comunicato. Un modo per intendere il sentimento di contentezza e di distensione che Troiani, d'ora in poi, ricercherà altrove, piuttosto che l'allusione a ben altri strumenti di gestione amministrativa. E dunque, perché questo abbandono? E soprattutto, come cambierà la sua posizione rispetto alla maggioranza? Nei prossimi giorni chiederemo risposte a chi è stato eletto per rappresentare i cittadini, e che lecitamente dovrà rispondere del suo atteggiamento contraddittorio. Ci confronteremo anche con Vito Palumbo, segretario del partito dei Moderati, e con il sindaco Romagno, per altri chiarimenti su questa vicenda che certamente non si concluderà qui.
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